Giocare All'aperto

Giocare all’aperto: tutti i benefici per una sana crescita

Giocare all’aperto è molto importante per lo sviluppo psicofisico dei bambini.
Il contatto con la natura aiuta il loro corpo a rinforzarsi e la loro mente riceve continui stimoli fondamentali per il loro sviluppo cognitivo. Fuori casa i bambini sono più liberi di correre, sporcarsi, arrampicarsi mettere alla prova le loro potenzialità e conoscere i loro limiti.

Giocare all’aperto, in maniera libera

Gli stimoli che i bambini possono ricevere giocando a contatto con la natura non possono averli in un appartamento o in un’aula.
Stare all’aperto aiuta i bambini a essere coraggiosi e possono apprendere in maniera più efficace perché lo fanno attraverso l’esperienza diretta e non tramite nozioni teoriche inculcate tra le mura di una scuola.
In questo articolo, infatti, spiegheremo quali sono tutti i benefici che possono avere i bambini stando all’aria aperta.

Cosa possono fare i genitori per favorire il gioco all’aperto

I genitori hanno un ruolo importante per lo sviluppo cognitivo dei propri figli. Per questo è importante che portino più spesso i bambini all’aria aperta.
Innanzitutto sarebbe opportuno evitare frasi come “non sporcarti, non correre, ti fai male!”. Quando richiamiamo continuamente i bambini con queste esclamazioni, li immobilizziamo ostacolando la loro necessità di sperimentare ed esplorare l’ambiente circostante.
Inoltre, inviamo anche il messaggio che non sono all’altezza di fare una certa cosa, mortificandoli.

I genitori devono essere guide, osservatori e intervenire solamente se il bambino sta per fare qualcosa di pericoloso per sé stesso o per gli altri.
Un’occasione per farli giocare all’aperto può essere anche il tragitto da casa verso la scuola. Oppure se abbiamo un giardino o un balcone, possiamo pianificare attività da fare all’aperto, ad esempio facendo giardinaggio.

In estate, lasciamo i nostri figli camminare scalzi nell’erba o sulla sabbia. Oltre a stimolare la microcircolazione e la muscolatura del piede, offriremo ai nostri figli un’esperienza sensoriale. Non dobbiamo preoccuparci che si sporchino. Fa parte del gioco!
Ci sono tanti giochi che potremmo comprare ai nostri figli per farli giocare all’aperto come altalene o strutture per farli arrampicare e divertire, casette di legno che potrebbero diventare i loro rifugi e inventare tanti giochi nuovi.

Quali sono i benefici di giocare all’aperto?

Quando il bambino è immerso nella natura diventa curioso e la sua voglia di avventura cresce. Può usare il senso dell’olfatto annusando piante, fiori, usare il tatto accarezzando la corteccia di un albero, i fili d’erba, i ricci. Questi stimoli sensoriali s’immagazzinano nel cervello aiutando lo sviluppo cognitivo.

Non dobbiamo nemmeno sottovalutare l’aspetto sociale. Giocando all’aperto i bambini possono coltivare amicizie, fare giochi di squadra, confrontarsi con altri bambini inventando nuove regole.

L’importanza di giocare all’aperto è qualcosa di così importante che in varie parti d’Europa e anche in Italia si sono diffusi gli asili nel bosco. Si tratta di scuole dell’infanzia immerse nella natura che lasciano i bambini liberi di conoscere ed esplorare l’ambiente circostante.
Imparare all’aperto, significa apprendere in maniera più efficace perché i bambini conoscono l’ambiente attraverso l’esperienza diretta e non attraverso teorie ascoltate in un’aula chiusa.
In natura, acquisiscono competenze sociali.

Quando i bambini si trovano in un contesto naturale e giocano con altri bambini, si crea un senso di comunità e di squadra. Nasce in loro lo spirito di avventura e sono stimolati a scoprire e inventare giochi, utilizzando foglie rami e materiali presenti in natura. L’esperienza sensoriale che possono avere a contatto con l’ambiente esterno è imparagonabile a quello che potrebbero avere a casa. I profumi, la consistenza del materiale trovato in natura, i suoni sono tutti elementi importanti per lo sviluppo psichico del bambino.

Maria Montessori sosteneva che i bambini apprendono tramite la mano, attraverso la quale possono sentire se un oggetto è liscio o ruvido, portarlo al naso e sentirne il profumo.

Perché è meglio giocare all’aperto?

Il bambino che gioca abitualmente in natura riesce ad esprimere meglio la sua creatività. Sviluppa abilità motorie, capacità cognitive e i comportamenti sociali che saranno utili in futuro.
Correre, giocare con la palla, arrampicarsi sono attività motorie che aiuteranno a sviluppare resistenza e coordinazione.

Inoltre, la natura allevia lo stress. Infatti, i bambini che giocano all’aria aperta sono meno stressati e di buonumore. Perché camminare tra gli alberi, riduce il livello di cortisolo, responsabile proprio dello stress.

Essere immersi nella natura, stimola nei bambini il desiderio di esplorare e conoscere che aumenta la concentrazione e “problem solving”. In più aumenta la loro autostima e il senso di coraggio, li rende consapevoli dei loro limiti e delle loro capacità.

L’importanza del sole quando si sta all’aria aperta rappresenta una prevenzione contro disturbi come la miopia, evitando la possibilità di “rifrazione” del cristallino. Il sole aiuta a produrre la vitamina D fondamentale per la crescita ossea e per rafforzare il sistema immunitario, inoltre il sole aiuta la produzione degli ormoni del buonumore. Inoltre, giocare all’aperto, sotto la luce del sole è un forte antidoto antidepressivo.

Giocare all’aperto rinforza il sistema immunitario e previene malattie come obesità e diabete oltre a patologie cardiache. Ricordiamoci che negli ambienti chiusi è più facile che i bambini possano essere contagiati da virus e batteri.
Meglio in natura che a casa davanti i tablet: molti bambini a casa si annoiano e le mamme, per tenerli buoni, li lasciano per ore e ore a giocare con i tablet. Oltre ad essere un’abitudine poco sana, risulta anche rischiosa perché non sempre riusciamo a controllare cosa guardano i nostri figli. I giochi elettronici calano il livello di attenzione dei bambini che si concentrano sui suoni e immagini senza adeguati stimoli per costruire e creare.

Stando all’aria aperta, i bambini possono vivere il ritmo delle stagioni scoprendo ad esempio cosa caratterizza concretamente la primavera o l’autunno.
“Sperimentare lo scorrere del tempo e il silenzio”. L’ambiente esterno non ha la struttura di una stanza, può cambiare continuamente: i suoni, i colori ecc. impareranno a godere la lentezza dello scorrere del tempo.

I bambini che giocano all’aperto sviluppano un fisico più robusto perché più abituati a correre, saltare e arrampicarsi.
Sviluppo della personalità: giocare all’aria aperta con altri bambini aiuta a sviluppare il gioco di squadra, l’astuzia, la socializzazione e migliora il comportamento e la creatività.

Sviluppano anche una coscienza ecosostenibile: “quello che i bambini conoscono, lo possono amare. Quello che amano, rispettano, proteggono e difendono”. I bambini abituati a giocare nella natura, imparano anche a rispettarla.

Conclusioni:

I bambini dell’era contemporanea passano gran parte del loro tempo a casa davanti a Tablet e smartphone. È un’abitudine diffusa ma sbagliata. Giocare all’aria aperta permette ai bambini di esprimersi meglio. La sedentarietà causa molti problemi ai bambini come obesità, diabete. Nel 2005, è stata coniata l’espressione “nature deficit disorder” riferendosi ai disturbi cognitivi di cui possono soffrire i bambini che non passano molto tempo a contatto con la natura. Sembra che possa influire anche sull’iperattività, a comportamenti irrequieti e disattenzione e disturbi del linguaggio, ecco perchè è così importante lasciarli giocare liberi all’aperto.

Esistono tanti studi che confermano l’importanza di giocare all’aria aperta. Steiner, Maria Montessori erano forti sostenitori di questa teoria. In Italia possiamo trovare anche gli asili nel bosco. Si tratta di scuole che nascono in natura e lasciano i bambini giocare imparare e socializzare tra alberi e cespugli. È stato dimostrato che i bambini che frequentano questo tipo di scuola diventano molto bravi in matematica. Questo è spiegabile proprio dal fatto che in un contesto libero i bambini riescono a sviluppare a pieno le loro potenzialità creative.

Educazione In Natura

Educazione in natura: come insegnarla ai bambini

L’educazione in natura o outdoor education è una modalità innovativa per lo sviluppo di numerose facoltà. Non solo per i bambini nella prima infanzia ma anche nelle successive fasi evolutive. Studi accademici stanno dimostrando che si tratta di un metodo in grado di solleticare competenze chiave. Nell’incontro con l’ambiente il bambino sviluppa competenze civiche e sociali, sono più sereni e imparano meglio.

Educazione in natura

L’educazione in natura è un metodo sperimentato in diverse realtà. Nato in Danimarca è approdato da poco in Italia dove ha trovato terreno fertile anche nelle aule universitarie. Infatti l’approccio indicato ha un elevato valore pedagogico e incrocia la strategia educativa europea. L’educazione in natura consente lo sviluppo della consapevolezza ed espressioni culturali. Queste si poggiano sulla possibilità di vivere esperienze globali ed esercitare la capacità di problem solving.

I bambini all’aperto imparano meglio e in modo sereno. Alimentano lo sviluppo cognitivo ed emotivo, solleticano lo spirito d’iniziativa e tendono a superare i propri limiti. Soltanto un ambiente naturale e destrutturato consente di cimentarsi con tutti gli elementi. Ma anche di mettere alla prova le competenze scientifiche come presupposto della conoscenza della natura stessa. A questo bisogna aggiungere che una educazione in natura consente di migliorare le capacità motorie e relazionali.

Il modello educativo innovativo

Per descrivere il modello di educazione in natura è necessario fare ricorso alla flessibilità. Infatti si tratta di un metodo aperto ad un ampio ventaglio di possibilità. L’impalcatura è rappresentata dall’ambiente esterno che rappresenta il contesto educativo. E in questo “contenitore” si aprono a raggiera approcci esperienziali che consentono l’evoluzione del bambino. Ovvero la possibilità di godere di tutti gli stimoli all’apprendimento, e una crescita complessiva. Ovvero non solo cognitiva ma anche emotiva, fisica e relazionale.

Sull’educazione in natura è stato tradotto anche un manifesto culturale dal Comitato Nazionale fondato ad hoc. Questo prevede dieci “regole” che trasferiscono l’obiettivo del metodo proposto. La prima regola è “vivi” nel momento presente; nell’avventura; nella natura incontaminata. “Ascolta” il silenzio, la natura; l’altro. “Accogli” la varietà; le stagioni; l’imprevisto; gli errori. “Emozionati” con le piccole cose; con lo scorrere delle stagioni; con la gioia di vivere; con tutto ciò che sei. “Fidati” di te stesso; della natura; degli altri; del tuo istinto. “Gioca” selvaggio; sporcandoti; emozionandoti; con gli altri. “Rallenta” le tue giornate; al ritmo della natura; al tempo dell’incontro; al tuo ritmo. “Scopri” il tuo mondo; i tesori della terra; i limiti; i tuoi talenti. “Rischia” per sbagliare e imparare; per misurarti nell’ambiente; per crescere insieme; per sfidare te stesso. “Agisci” libero; consapevole; vivace; leggero.

Il rispetto per l’ambiente

L’educazione in natura consente non solo lo sviluppo di tutte le capacità psico-fisiche ma anche il rispetto. La possibilità di vivere l’ambiente offre l’opportunità di costruire una cultura della tutela e della valorizzazione. Solo stando a stretto contatto con gli alberi, le piante, la terra, i bambini imparano ad apprezzarlo. E più avranno modo di conoscere la botanica più saranno consapevoli della necessità di convivere nell’armonia della natura.

Avere la possibilità di giocare con gli elementi della natura significa assimilarli e interpretarne l’ecosistema. Solo in questo modo diventeranno adulti consapevoli dello spazio che occupano. E della necessità di salvaguardare le preziose risorse che consentono equilibrio e rigenerazione. Per questo l’educazione in natura è la nuova frontiera pedagogica che incontra un sano sviluppo del bambino. Oltre che una opportuna inversione di tendenza sul consumo del suolo e delle foreste.

La libertà e le regole di buon senso

Con il concetto di educazione in natura intendiamo anche la possibilità di crescere in libertà. Ovvero un concetto inteso non come assenza di regole ma come prevalenza del buon senso. In questa espressione di massima libertà prevale il rispetto reciproco, e quello per la natura stessa. Infatti sarà compito dell’educatore di condividere questo approccio e fare in modo che venga interiorizzato. Così la “costruzione del senso comune” è il metodo migliore per educare adulti responsabili e consapevoli.

E proprio alimentando il senso comune che tutti i bambini adotteranno comportamenti per garantire l’ecosistema. Saranno consapevoli di cosa significa affrontare il cambiamento climatico e da cosa è stato causato. Gli adulti di domani sapranno adottare azioni di tutela dell’ambiente e saranno tutti orientati al riciclo. Il gioco resta il metodo più efficace nella educazione di cittadinanza attiva.

E l’educazione in natura non si rivela utile solo per migliorare le capacità di apprendimento e problem solving. Ma anche nell’ottica di protezione dell’ambiente naturale oggi messo a dura prova dall’inquinamento globale. Dunque il metodo proposto considera il recupero dei giochi all’aperto come strumento di conoscenza. Oltre che di esercizio per la crescita personale. Giocare a palla, tra gli alberi, sporcarsi, giocare con le balle, con l’acqua. Ma anche giocare nelle pozzanghere e salire sugli alberi.

Giocare nel bosco per affrontare la vita

La possibilità di esercitare una educazione in natura consente ampi margini di autonomia. Seguendo le logiche di alcuni pedagogisti molto famosi, giocare nel bosco accresce l’autostima. Quindi la percezione del sé e ogni aspetto della vita quotidiana. Confrontandosi con le attività da sperimentare nel bosco apprendono i ritmi della natura e si ritrovano ad assecondarli. Immersi nell’arco di una intera giornata il bambino avrà modo di catturare tutti gli stimoli possibili. Non solo le scoperte ma anche le difficoltà con cui dovranno fare i conti. E qui che avranno l’opportunità di imparare, quindi di crescere in maniera sana ed equilibrata.

Add to cart